venerdì 6 agosto 2010


Come spesso mi succede, ricamo per il semplice piacere di farlo senza avere in mente che cosa fare del lavoro una volta finito.
Avevo ricamato questo ramo di ciliegio(?) sia perchè mi piaceva il disegno ma anche perchè avevo apprezzato molto l'accostamento fili di seta e colore del lino e dunque volevo vederne l'effetto finale. Ma una volta finito boh?! che farne?
Così ho scelto di confezionare un porta aghi: non che ne avessi bisogno ma di nuovo è stata la curiosità di vedere come poteva essere il risultato .


La curiosità è la molla che mi porta a ricamare e sperimentare, più che l'utilità dell'oggetto una volta finito......lo sanno bene i miei cassetti, barattoli ecc. che ospitano tutte le cose che ho ricamato in tutti questi anni.
Quindi chi si domanda perchè confeziono così tanti porta aghi, pinkeep ecc. ora ha una semplice risposta .....la curiosità e la voglia di provare materiali , accostamenti, tecniche.......
Happy stitching!



design by La D Da with Needlepoint silk floss on WDW linen (tin roof)

lunedì 2 agosto 2010


Quando vado nella mia merceria di fiducia mi trovo spesso a rimirare la parete su cui sono appesi i vari aghi: da ricamo, da patchwork, da cucito, da punto croce, milliners, darning, per le perline, per il cuoio, sharps, ricurvi , chenille e poi suddivisi nelle varie misure.

In breve mi trovo come in trance a cercare di capire quale sia quello che effettivamente sto cercando e , va da sè, che alla fine compro anche qualche altro tipo che non mi serviva proprio ma che...non si sa mai.

In effetti l'ago fa la differenza e, a seconda del lavoro che si vuole fare, lo può facilitare o rendere più complicato.

Ora per averli comodamente a portata di mano ho confezionato questo libretto porta aghi sulla cui copertina ho provato la tecnica del ricamo con il silk ribbon e ai vari tipi di ago è stata dedicata un'apposita pagina.



Ah dimenticavo: per il silk ribbon vanno bene gli aghi chenille!

Il modello è di Fleur de ruban.